Gestione Ambientale

Dichiarazione Ambientale - dicembre 2021

Prosciuttificio San Domenico Spa

Dati aggiornati al 31/12/2021

Gestione Ambientale Verificata
N. REGISTRO IT-000802

ATTENZIONE: quella che segue è una versione breve della nostra dichiarazione ambientale.
A questo link, puoi scaricare la versione completa comprensiva di tabelle, mappe e diagrammi di flusso.

Indice

1. Presentazione

Il prodotto più importante della nostra Azienda è il Prosciutto Crudo Classico Marchiato “Parma” e denominato “San Domenico”, risultato di una lunghissima esperienza maturata in anni di lavoro nel settore specifico. La peculiare dolcezza del Prosciutto crudo “San Domenico” è dovuta alla particolare e curata tecnica di lavorazione ed alle speciali condizioni climatiche di Lagrimone dove viene preparato e stagionato. Lagrimone si trova in provincia di Parma a km 18 da Langhirano ed un’altitudine di mt.600 s.m. tra le valli del Torrente Parma e del Torrente Enza.

Il Prosciuttificio è stato realizzato nel 1980 ed ha tutte le caratteristiche richieste dalla normativa CE, è titolare del numero CE IT 548 L.

Il Prosciuttificio produce attualmente circa 85/90.000 (2015 77.000) prosciutti all’anno tra Marchiati “Parma”, Nazionali e M.E.C., che si distinguono in prosciutti interi con osso, prosciutti interi senza osso e prosciutti in tranci da 2 o 3 pezzi: l’attività di disossatura e tranciatura viene effettuata da fornitori esterni qualificati. Le cosce destinate a diventare il classico “San Domenico” derivano da suini allevati in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. All’atto del ricevimento le cosce vengono selezionate in base alla pezzatura e in base all’assenza di difetti estetici quali macchie, tagli, ecc.; solo le cosce così selezionate saranno destinate a diventare i Prosciutti crudi “San Domenico”.

La gamma di prodotti è costituita da:

  • PROSCIUTTO CRUDO DI PARMA CON OSSO “CLASSICO”
    Stagionatura minima 16 mesi
    Nelle varie pezzature
  • PROSCIUTTO CRUDO DI PARMA CON OSSO “GRAN RISERVA”
    Stagionatura 18/20 mesi
    Pezzature oltre kg 9,5
  • PROSCIUTTO CRUDO DI PARMA DISOSSATO “CLASSICO”
    Sia pressato che arrotolato stag. 16 mesi.
  • PROSCIUTTO CRUDO DI PARMA DISOSSATO GRAN RISERVA”
    Sia pressato che arrotolato stag. 18/20 mesi.
  • PROSCIUTTO CRUDO NAZIONALE CON OSSO
    Stagionatura 14 mesi
    Pezzature kg 8 - 10
  • PROSCIUTTO CRUDO NAZIONALE DISOSSATO
    Sia pressato che arrotolato stag. 14 mesi.
  • PROSCIUTTO CRUDO MEC CON OSSO
    Stagionatura 8-12 mesi
    Pezzature superiori a kg 7
  • PROSCIUTTO CRUDO MEC DISOSSATO
    Sia pressato che arrotolato stag. 8/12 mesi.

Tutti i prodotti disossati possono anche essere venduti porzionati: dimezzati, a tranci, a mattonella.

1.1 Caratteristiche dello stabilimento

Il Prosciuttificio San Domenico è sito nel comune di Tizzano Val Parma, in località Lagrimone, Strada Massese n°294. Lo stabilimento è costituito da piano cantina, piano terra/lavorazione, primo piano/stagionatura:

  • Anno di costruzione: 1980
  • Anno di ampliamento: concluso nel 2018
  • Superficie utile: 7.982 mq
  • Coperture e tetti: 2.780 mq
  • Aree cortilizie/parcheggio: 3.736 mq
  • Area destinata a verde: 5.330 mq
  • Foglio n. 57
  • Mappale n.252

2. Sistemi di gestione

La Direzione del Prosciuttificio San Domenico SpA ha deciso di mantenere:

  • gestione ambientale, conforme al Regolamento n. 1221/2009 (UE) come modificato dal Reg. 2017/1505 e reg. 2026
  • gestione della salute e sicurezza dei lavoratori secondo il D.Lgs 81/08 e s.m. e alla norma UNI EN ISO 45001;
  • gestione della sicurezza alimentare IFS Food - BRC - ISO 22000 - ISO 22005

I Sistemi di Gestione sono costituiti da una serie di documenti, rappresentati da:

  • Procedure
  • Istruzioni
  • Moduli di registrazione
  • Politiche

Tali documenti sono stati elaborati in modo da tenere in considerazione tutti e tre i sistemi di gestione. Inoltre, al fine di garantire la qualità e l’igiene dei prodotti, il Prosciuttificio San Domenico opera in conformità alla legislazione sanitaria vigente e al Reg (CE) n. 852/2004 e Reg (CE) 853/2004 concernenti l’igiene dei prodotti alimentari.

L’azienda ha predisposto ed attuato, per i suoi prodotti, un piano di autocontrollo basato sulla metodologia HACCP e procedure operative formalizzate.

3. Politica

Prosciuttificio San Domenico definisce la propria Politica come segue: ha l’obiettivo di consolidare la presenza dell’azienda nel mercato in cui opera, a livello della migliore concorrenza; a tal proposito adotta la qualità ed il suo miglioramento continuo come elemento strategico per la gestione aziendale. Stabilisce obiettivi, responsabilità e autorità al fine di ottenere il miglioramento attraverso un'organizzazione completa e mediante risorse adeguate a risolvere ogni requisito della clientela. In tale ottica il Prosciuttificio ha ridefinito e si impegna a mantenere attivo il proprio Sistema di Gestione Integrato (SGI), costruito per rispettare ed adeguarsi ai requisiti delle seguenti norme di riferimento:

  • Reg. EMAS CE 1221/2009 e Regolamento (UE) 2018/2026
  • UNI EN ISO 22005
  • UNI EN ISO 22000
  • IFS
  • BRC
  • UNI EN ISO 45001
  • SA8000

La politica aziendale è espressa in modo chiaro ed efficace e si snoda nei punti seguenti:

  • Porre la massima attenzione nell’individuazione e nella soddisfazione delle esigenze delle proprie parti interessate, in particolare dipendenti, collaboratori e clienti;
  • rispetto dei requisiti contrattuali e cogenti (produrre prosciutti rispondenti alle caratteristiche definite, sicuri sotto l'aspetto microbiologico e organolettico, a tutela della salute del consumatore)
  • rispetto delle normative volontarie in materia di sicurezza alimentare e rintracciabilità di filiera
  • impegno nell’identificazione delle organizzazioni responsabili nella filiera di appartenenza
  • rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti in materia ambientale e di sicurezza applicabili alle nostre attività, ai nostri prodotti e ai nostri servizi
  • miglioramento continuo dell’efficacia delle prestazioni ambientali e di sicurezza anche attraverso la prevenzione quale elemento fondamentale della gestione del sistema
  • favorire la crescita del personale, intesa come acquisizione di competenze e consapevolezza del ruolo all’interno dell’organizzazione, e diffondere un senso di responsabilità verso la sicurezza di tutti e verso l'ambiente
  • incoraggiare la comunicazione e lo scambio di informazioni finalizzati al coinvolgimento e alla partecipazione attiva di tutto il personale
  • migliorare i risultati gestionali attraverso la riduzione di costi e sprechi ambientali ed energetici
  • identificare e tenere sotto controllo gli impatti ambientali e di sicurezza delle attività in corso, comprese le misure necessarie per prevenire gli eventi incidentali, gli infortuni sul lavoro e ridurre le possibilità di inquinamento
  • valutare in via preventiva i potenziali effetti sull’ambiente e sulla sicurezza delle eventuali modifiche alle attività, ai prodotti, ai processi e alle strutture, che potrebbero essere sviluppate in futuro
  • adottare tutte le misure necessarie per prevenire o ridurre gli impatti negativi sull’ambiente e migliorare la propria prestazione ambientale, con l’impegno particolare a:
    • controllare e gestire i consumi energetici
    • monitorare e minimizzare, quando possibile, le diverse emissioni inquinanti derivanti dai processi aziendali
  • adottare tutte le misure necessarie per prevenire o ridurre i rischi dell’attività lavorativa e dell’ambiente di lavoro attraverso:
    • monitoraggi
    • manutenzioni delle attrezzature di lavoro
    • predisposizione di apposite istruzioni lavorative
    • informazione e formazione continua ai lavoratori in materia di salute e sicurezza
  • comunicare e rendere disponibile la politica aziendale e dichiarazione ambientale

La Politica Energetica è la Seguente:

La Direzione intende fornire il proprio contributo al risparmio di energia ed alla conservazione delle risorse, attraverso il miglioramento continuo dell’efficienza energetica e la diminuzione dei consumi all’interno del proprio sito; si impegna quindi, applicando un approccio sistematico, a:

  • rispettare i requisiti applicabili della legislazione vigente italiana e europea sull’utilizzo dell’energia;
  • identificare misure appropriate a ridurre i propri consumi energetici e ad incrementare l’utilizzo di fonti di energia alternative e rinnovabili;
  • sostenere l’acquisto di prodotti e servizi energeticamente efficienti e la progettazione per un miglioramento dell’efficienza energetica;
  • migliorare l’efficienza energetica;
  • attraverso il monitoraggio costante dei consumi energetici dei processi
  • attuando progetti di miglioramento;
  • mettere a disposizione le risorse e le informazioni necessarie per attuare la politica e raggiungere gli obiettivi e traguardi definiti;

    il consumo energetico viene considerato dall’azienda come un criterio fondamentale in fase di acquisto dei macchinari ed un fattore chiave nella progettazione di nuovi processi e installazioni. Per il raggiungimento di elevati standard di efficienza energetica, questa Direzione ritiene fondamentale il contributo di ciascun lavoratore, sociale ed esterno per questo l’azienda ritiene fondamentale informare tutto il personale operante all’interno del sito produttivo delle prestazioni energetiche e delle misure previste ed attuate per prevenire gli sprechi di energia.

    La Politica della Responsabilità Sociale si articola come descritto nei punti che seguono.

    La Direzione considera:

    • il proprio PERSONALE come una risorsa preziosa e strategica, garantendone la salvaguardia dei propri diritti e promuovendone la crescita professionale e personale;
    • i propri FORNITORI come partner, non solo per l’erogazione di prodotti e servizi ma anche per quanto riguarda i comportamenti etici;
    • i propri CLIENTI come elemento fondamentale per il buon esito di tutte le attività svolte, operando costantemente per la loro soddisfazione anche in riferimento alle regole della responsabilità sociale.

    A tal fine è un impegno formale della Direzione quello di:

    1. uniformarsi a tutti i requisiti della norma SA 8000
    2. conformarsi alle convenzioni, agli strumenti internazionali incluso le loro interpretazioni, alle leggi vigenti e agli accordi sottoscritti in materia;
    3. garantire il costante monitoraggio e miglioramento del proprio Sistema di Gestione per la Responsabilità Sociale, definendo obiettivi di miglioramento e verificandone il raggiungimento;
    4. migliorare progressivamente le condizioni lavorative ed operare nell’ottica della tutela dei lavoratori anche attraverso una mirata e più trasparente comunicazione interna ed esterna;

4. Lo stabilimento

Lo stabilimento è composto da:

IMPIANTO DI MOVIMENTAZIONE ORIZZONTALE DEL PRODOTTO CON GUIDOVIE

Interessa il 50-60% dello stabilimento ed è costituito da linee, bilancelle, telai in acciaio inox ed alluminio.

IMPIANTO DI REFRIGERAZIONE E CONDIZIONAMENTO

Celle di salagione. esse fanno capo ad un gruppo frigorifero condensato ad acqua mediante scambiatore a piastre; gli impianti frigoriferi sono statici, composti cioè da evaporatori in rame e alluminio posti a soffitto. L’equilibrio caldo-freddo necessario per il perfetto funzionamento del sistema (tempi di marcia e tempi di sosta) viene garantito dai convettori distribuiti all’interno di ogni locale. Gli impianti sono tecnicamente autonomi, in quanto alimentati dall’impianto recupero calore.

Celle di preriposo e riposo gli impianti sono essenzialmente costituiti da unità di trattamento aria monoblocco, che, mediante apposite canalizzazioni, distribuiscono l’aria nel locale da trattare. Il cuore del sistema consiste in batterie di scambio (n.1 frigorifera, n.1 a recupero calore) finalizzate a raggiungere un’alta resa di deumidificazione, minimizzando gli assorbimenti di energia. Il gruppo di ventilazione è composto da un motore elettrico che aziona ventilatori di tipo centrifugo a doppia aspirazione, bilanciati statisticamente e dinamicamente. La diffusione dell’aria fa capo a una rete di canalizzazioni in lamiera zincata

IMPIANTO DI RECUPERO DEL CALORE

E’ stato realizzato un impianto a circuito chiuso che alimenta i gruppi di condensazione di tutte le macchine frigorifere dello stabilimento. L’energia termica prodotta da questi ultimi è in grado di fornire, autonomamente e secondo le esigenze, alimentazione alle batterie di riscaldamento degli impianti, consentendo un notevole risparmio energetico. L’acqua, viene raccolta ll’interno di un serbatoio di accumulo di adeguate dimensioni. Da esso, mediante apposite turbine centrifughe, viene attinta l’energia necessaria al funzionamento di tutte le utenze, viene infatti realizzata la rete di distribuzione ai vari impianti. Il calore in eccesso viene quindi smaltito dal sistema mediante una torre di raffreddamento. Il sistema è infatti progettato per gestire normalmente un surplus di energia termica.

5. Informazione sul clima

BREZZA DI VALLE E BREZZA DI MONTE

Lungo le vallate principali, specialmente Val d’Enza, Val Parma e Val Baganza, è frequente il fenomeno della brezza, un vento periodico giornaliero che si verifica in condizioni di stabilità atmosferica. Quando al mattino il sole riscalda il terreno, si riscalda anche l’aria sovrastante. Ma il suolo della pianura è più umido di quello della montagna (che è più roccioso), e poiché l’acqua richiede più calore della roccia per lasciarsi riscaldare, ecco che qualche ora dopo l’insolazione mattutina, la temperatura dei terreni di montagna è superiore a quella dei terreni di pianura. L’aria di montagna, più calda e perciò più dilatata e leggera, sale verso l’alto, creando a contatto con il suolo una depressione che richiama aria ancora fresca dalla pianura: è la brezza di valle, che durante il giorno sale da valle verso monte. Nel corso della notte si verifica poi il fenomeno opposto (brezza di monte, che scende verso la pianura). Questo fenomeno è alla base della tecnica della stagionatura dei prosciutti: per questo le finestre degli stabilimenti sono orientate in senso parallelo all’asse vallivo, al fine di sfruttare la brezza di giorno, o di valle, per far asciugare e stagionare il famoso prodotto; negli ultimi anni questo processo di stagionatura naturale è stato affiancato da sistemi di riscaldamento/raffrescamento artificiali.

6. Relazione geologica

In occasione dell’ampliamento dello stabilimento, è stata effettuata un’indagine geologica, volta ad indagare la natura e le caratteristiche geotecniche del terreno su cui poggia lo stabile. L’indagine è stata effettuata tramite l’esecuzione di 2 sondaggi geognostici a carotaggio continuo (profondità 15.00 mt dal piano campagna) e 5 prove penetrometriche dinamiche standard, spintesi fino ad una profondità massima di 9.00 mt dal piano campagna.

Il profilo morfologico dell’area in esame presenta un andamento topografico alquanto irregolare dovuto all’urbanizzazione in epoche recenti della zona, sia, come già accennato in precedenza, alle caratteristiche litologiche dei terreni presenti. Le pendenze variano da subpianeggianti ad un massimo che si aggira attorno al 15-20 %. Nel caso in esame, l’area risulta subpianeggiante. Dal punto di vista della stabilità, i terreni dell’area in oggetto d’indagine, come del resto tutto il complesso artigianale di cui questa fa parte, sembrano avere raggiunto ormai da tempo il loro profilo di equilibrio naturale. Dall’analisi dei dati ottenuti con i sondaggi e le prove penetrometriche, le stratigrafie riscontrate sono le seguenti:

Materiale di riporto   Da p.c. a mt 1.00-2.50
Terreno di natura coesiva costituito prevalentemente da argille limose, a volte sabbiose e/o siltose alterate e detritiche con presenza saltuaria di resti vegetali, frammiste ad elementi lapidei e trovanti di natura marnoso-arenacea   Da mt. 1.00-2.50 a mt. 4.0-6.0
Terreno di natura detritica costituito essenzialmente da elementi lapidei grossolani e trovanti immersi in matrice argilloso-limosa talora abbondante   Da mt. 4.0-6.0 a mt 6.0-8.0
Terreno di natura coesiva costituito da argille limososiltose alterate e debolmente detritiche con presenza di nuclei-arenacei e livelli arenacei; giacitura caotica   Da mt 6.0-8.0 a mt. 9.0-11.0
Terreno d natura argilloso-marnosa costituente probabilmente il substrato.   Da mt. 9.0-11. A m 15.0

Nel sondaggio è stata riscontrata presenza di acqua a mt. 7.00 di profondità
L’indagine ha messo in evidenza che possono verificarsi oscillazioni del livello di falda (aumenti o diminuzioni dovute ad alternanze di periodi di alta piovosità o di siccità).

7. Ciclo di lavorazione

Di seguito si riporta il diagramma di flusso che schematizza le attività di produzione del Prosciuttificio, dall’acquisto della materia prima, fino alla spedizione ai clienti: le fasi in colore verde sono quelle che hanno una rilevanza dal punto di vista ambientale; quelle in verde chiaro generano aspetti ambientali indiretti.

Schemi di lavorazione »

8. Analisi aspetti ambientali

Al fine di poter correttamente individuare gli aspetti ambientali collegati alle diverse attività svolte dal San Domenico SpA, il ciclo produttivo viene scomposto nelle singole fasi di processo e rappresentato con un diagramma di flusso, costruito seguendo il criterio della sequenza logica impiantistica, fisica e temporale delle diverse attività.
Ogni singola fase facente parte dell’attività produttiva viene dettagliatamente esaminata a mezzo di uno schema a blocchi che comprende un elenco di input e output.
Gli schemi proposti seguono la seguente logica:
Nel blocco centrale viene descritta l’attività svolta nella fase da prendere in considerazione.
In entrata al blocco centrale si identificheranno gli ingressi di materie prime, di risorse (energia, acqua) e di sostanze (ad es. detergenti, gas refrigeranti, ecc.) necessari per la corretta attuazione della fase.
In uscita al blocco centrale si indicheranno i prodotti, ovvero i risultati, della fase in esame.
Ulteriori uscite dal blocco centrale sono quelle relative agli scarti (rifiuti) e alle emissioni (aeriformi, liquide e sonore)

Qui tutti i diagrammi »

CENNI ALLA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI UTILIZZATA

Sulla base dell’analisi di tutte le fasi di lavorazione effettuata tramite lo schema descritto appena sopra si individuano gli aspetti ambientali associati ad ogni fase.
Per ciascun aspetto ambientale, si attribuisce una classe d’impatto, analizzandolo sotto quattro diversi profili:

  • 1. conformità alla normativa ambientale, intesa come valutazione dell’esistenza di una normativa ambientale specifica che regolamenta l’aspetto ambientale in questione e, in caso affermativo, verifica del livello di conformità a tale normativa;
  • 2. rilevanza ambientale, intesa come la possibilità di un danno ambientale (dovuto per esempio all’importanza dell’impatto ambientale, alla severità, alla vastità, alla durata o alla probabilità che avvenga)
  • 3. accettabilità parti interessate, intesa come attenzione dell’opinione pubblica, del vicinato o di terzi in genere, e come presenza di aree sensibili da un punto di vista ambientale;
  • 4. adeguatezza tecnico economica, intesa come adeguatezza delle attività di gestione e tenuta sotto controllo dell’aspetto ambientale rispetto ai livelli standard di settore e alle capacità economiche dell’azienda, considerando anche eventuali indicatori ambientali a disposizione dell’azienda che indicano il trend dell’azienda stessa.

10. Consumo di materie prime e altro

10.1 Materie prime

Le materie prime utilizzate dal Prosciuttificio San Domenico per la produzione dei suoi prosciutti sono: le cosce di suino fresche, il sale per la salatura, la sugna e lo stucco per la sugnatura e la corda per la legatura dei prosciutti.

11. Matrice rifiuti

I rifiuti speciali prodotti dal Prosciuttificio sono costituiti da:

  • sale esausto utilizzato nelle operazioni di salatura delle cosce di suino fresche (CER 020299 “rifiuti non specificati altrimenti”)
  • fanghi prodotti dall’operazione di depurazione dei reflui attraverso il loro passaggio in vasca di pretrattamento dei grassi (CER 020204 “Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti”).

Il Prosciuttificio San Domenico conferisce i propri rifiuti a smaltitori e trasportatori autorizzati e tiene sotto controllo la scadenza di tali autorizzazioni conformemente alla normativa vigente.
Le cartucce e i tubi fluorescenti vengono gestiti come rifiuti speciali.
L’azienda produce altre tipologie di rifiuti tra cui:

  • Rifiuti da attività d’ufficio,
  • Contenitori esausti di detergenti per la pulizia e l’igienizzazione,
  • Sacchi esausti di sale e sugna,
  • Materiali di imballaggio,
  • Scarti di lavorazione suina,
  • Carta utilizzata per la pulizia personale e dei piani di lavoro

I rifiuti da attività d’ufficio, i contenitori esausti di detergenti, la carta sporca e i materiali d’imballaggio vengono depositati negli appositi raccoglitori (uno per la carta e uno per l’indifferenziato) posti nel perimetro dell’azienda, il cui svuotamento viene svolto dall’azienda municipalizzata.
Gli scarti di lavorazione suina rientrano nella categoria 3 dei sottoprodotti secondo il Regolamento CE n. 1069/2009 come sottoprodotti di origine animale e vengono conferiti alla ditta autorizzata, con mezzi autorizzati.
I rifiuti derivanti da attività di manutenzione, programmate e straordinarie, sono gestiti direttamente dalle aziende specializzate e incaricate dal Prosciuttificio per tali attività. Tale obbligo viene definito a livello contrattuale e, in caso di assenza di contratto, viene comunque comunicato ai fornitori con comunicazione scritta.

11.1 Gestione sottoprodotti di origine animale

Esiste un’altra tipologia di scarto prodotto durante la lavorazione del prosciutto crudo, che, per le sue caratteristiche, non rientra nella nozione di “rifiuto”, ma in quella di “sottoprodotto di origine animale di categoria 3”: si tratta delle ossa di animale prodotte nelle fasi di rifilatura e toelettatura e di prosciutti scartati per difetti di lavorazione.

12. Matrice consumo di risorse

12.1 Energia elettrica

L’energia elettrica viene totalmente acquista dalla rete di distribuzione nazionale come servizio Elettrico Nazionale ENEL, a Maggio 2019 è entrato in funzione impianto fotovoltaico per autoconsumo aziendale istallato durante l’ampliamento strutturale aziendale effettuato durante l’anno 2018. La parte di fornitura di energia elettrica che viene acquisita da rete di distribuzione nazionale risulta per il 40, 83% prodotta da fonti rinnovabili. Il dato si evince direttamente dalle bollette di energia elettrica dell’ente gestore e risulta aggiornato all’anno 2018 in quanto ultima informazione disponibile da parte dell’ente. I consumi energetici sono rappresentati principalmente dall’uso marcato di energia elettrica, che nella sua complessità è utilizzato per il raffreddamento degli ambienti di lavorazione del prodotto, nei quali il controllo della temperatura risulta essere un paramento fondamentale per il corretto svolgimento del ciclo produttivo nello stabilimento.

Il processo di stagionatura prevede che i prosciutti siano soggetti a gradienti di temperatura continui e differenziati secondo il livello di maturazione raggiunta. Tale necessità richiede locali e celle di stagionatura a temperatura e percentuali di umidità controllati.
L’energia elettrica utilizzata dal Prosciuttificio San Domenico serve per alimentare:

  • le celle frigorifere
  • i locali di stagionatura
  • i macchinari usati in produzione, dall’ingresso delle materie prime, fino all’imballaggio del prodotto finito
  • la centrale termica
  • l’addolcitore
  • strumenti usati in ufficio (computers, fax, fotocopiatrice, stampante, calcolatrici, ecc.)
  • sistemi di condizionamento degli uffici amministrativo-contabili
  • il locale compressori

Inoltre l’energia elettrica viene utilizzata per fornire illuminazione all’ambiente di lavoro e agli uffici.

L’azienda durante l’annualità 2019 ha messo in funzione impianto fotovoltaico, più precisamente l’impianto risulta funzionante dal mese di maggio 2019. L’impianto si caratterizza da avere un dimensionamento completamente sincrono con il profilo di assorbimento di energia elettrica del sito. La potenza nominale dell’impianto è pari a 124,2 kWp installati sulla copertura della nuova ala dell’edificio orientato a sud con inclinazione di 7°.

12.2 Metano

L’azienda nell’anno 2018 ha effettuato sostituzione del gruppo termico ad uso industriale di potenza termica utile pari a 370 kW e il cui combustibile è gas metano, dati del gruppo termico:

  1. Anno di installazione: 2018
  2. Modello: VITOCROSSAL 300 CT3U - 400 KW

L’azienda utilizza gas metano fornito dalla rete pubblica per il riscaldamento dei locali, produzione di acqua calda, per il funzionamento dell’impianto di condizionamento dei locali di stagionatura.
I dati sui consumi di metano sono desunti dalle fatture emesse dalla società distributrice del gas “IREN”.
Per quanto riguarda l’utilizzo di gas metano dello stabilimento il suo uso maggiore è quello di essere destinato alla centrale per il riscaldamento degli ambienti e per la produzione di acqua calda.

12.3 Approvvigionamento idrico e consumo di acqua

All’interno dell’Azienda l’acqua viene utilizzata a fini produttivi e per usi civili (servizi e spogliatoi per i dipendenti). L’acqua per fini industriali è utilizzata principalmente per: lavaggio prosciutti, lavaggio attrezzature di lavoro, lavaggio locali. L’acqua viene utilizzata anche in tutto l’impianto di condizionamento delle celle frigorifere e di stagionatura dei prosciutti. Tale impianto utilizza un circuito chiuso, che permette il ricircolo dell’acqua prelevata e il contenimento dei consumi. Tutta l’acqua utilizzata dall’azienda viene prelevata dall’acquedotto comunale secondo il contratto in essere con Gruppo IRETI che gestione a livello nazionale la distribuzione dell’acqua. L’analisi di potabilità delle acque viene effettuata annualmente nel periodo estivo da laboratori specializzati con cui vengono stipulati appositi contratti.

12.4 Acque reflue

Il prosciuttificio è dotato di impianto di fognatura misto costituito da tubi in PVC di diametro variabile, che convoglia le acque con un’unica bocca di immissione alla fognatura comunale corrente in Lagrimone, dotata di trattamento finale mediante impianto di depurazione ubicato in località Antria.
Le acque di lavorazione derivanti da lavaggio dei prosciutti, dei pavimenti, delle celle, delle attrezzature e dei macchinari vengono preventivamente trattate in appositi pozzetti sgrassatori. Il materiale trattenuto viene periodicamente ritirato da una ditta autorizzata e convenzionata. Le acque reflue provenienti dall’abitazione di un titolare e dai servizi igienici dello stabilimento vengono trattate da tre fosse settiche e, unitamente alle acque meteoriche vengono immesse in fognatura.
Ogni anno viene effettuata un’analisi su un campione di acqua reflua prelevata da pozzetto ispettivo e analizzata da laboratorio specializzato.

I limiti da rispettare per gli scarichi in fognatura sono definiti sulla base delle prescrizioni contenute nell’Autorizzazione allo scarico in fognatura, rilasciata al Prosciuttificio dal Comune di Tizzano Val Parma (pratica SUAP n°30/2013 del 10.04.2016)- Autorizzazione allo scarico integrata all’interno dell’AUA Integrazione del documento con protocollo 2695/2017 del 17701/2018 avente Protocollo 4888 del 4 marzo 2019 .
L’analisi e la caratterizzazione dei reflui recapitanti in fognatura vengono fatte con cadenza annuale, a partire dall’anno 2005 risultando conformi alle prescrizioni legislative presenti.
Durante l’anno 2018 si segnala una diminuzione dei Cloruri, da imputare al miglioramento delle pratiche di raccolta del sale durante le fasi di lavorazione. Per l’anno 2019 si segnala un aumento dei tensioattivi in linea con l’incremento delle quantità di detergenti utilizzati per le maggiori superfici da sanificare, ma sempre entro i limiti prescritti. Si riconferma per annualità 2020 un aumento dei tensioattivi in linea con l’incremento delle quantità di detergenti utilizzati per le maggiori superfici da sanificare , ma sempre entro i limiti prescritti.
Il rapporto di analisi delle acque di scarico per il monitoraggio dell’anno 2021 registra un aumento del parametro relativo ai cloruri; l’impresa ha deciso pertanto di effettuare una specifica formazione al personale addetto alla produzione inerente alla buone prassi operative per la riduzione degli impatti degli scarichi produttivi.

13. Matrice emissioni in atmosfera

13.1 Emissioni da centrale termica

Il prosciuttificio San Domenico è autorizzato secondo il D.Lgs 152/2006 in riferimento alla presenza di un impianto termico ad uso industriale di potenza termica utile pari a 370 kW e il cui combustibile è gas metano, dati del gruppo termico:

  1. Anno di installazione: 2018
  2. Modello: VITOCROSSAL 300 CT3U - 400 KW.

Punto di emissione autorizzato come da Autorizzazione alle emissioni integrata ad AUA Integrazione del documento con protocollo 2695/2017 del 17701/2018 avente Protocollo 4888 del 4 marzo 2019 .

Si segnala che l’azienda attraverso il continuo ammodernamento impiantistico prevede un miglioramento continuo del rendimento termico ed emissivo in considerazione che dall’anno 2018 l’azienda ha provveduto alla sostituzione della centrale termica.

13.2 Gas refrigeranti

Il Prosciuttificio San Domenico Spa si era dotato in passato di un sistema di condizionamento e refrigerazione delle celle e dei locali di stagionatura. Con l’entrata in vigore del Reg CE 2037/2000, dal 01/01/2010 il Prosciuttificio richiede ai fornitori di servizi di manutenzione di non utilizzare più per gli interventi di manutenzione e assistenza gas HCFC, ma R407 o similari non lesivi dello strato di ozono.
L’azienda applica in materia di Gas refrigeranti le normative Regolamento 517/2014 sui gas florurati a effetto serra e Nuovo decreto F-gas DPR 146/2018.
Nell’anno 2018 in corrispondenza degli ammodernamenti impiantistici sui compressori frigoriferi, l’azienda la rimozione di impianti a GAS R22.
Il miglioramento impiantistico dei compressori nell’anno 2018 si preveda permetta una riduzione delle emissioni di Gas refrigerante nei prossimi anni contribuendo alla riduzione delle emissioni complessive aziendali.

14. CONTAMINAZIONE DEL SUOLO E SOTTOSUOLO-USO DEL SUOLO IN RELAZIONE ALLA BIODIVERSITA’

Non si sono evidenziate situazioni che potessero far prevedere un possibile inquinamento del suolo: il terreno su cui è stato costruito lo stabilimento prima veniva utilizzato come suolo agricolo.

Non esistono serbatoi interrati.

  • Superficie utile: 6.945 mq
  • Coperture e tetti: 1607 mq
  • Verde : 0 mq

Non si ritiene necessario definire specifico indicatore in quanto la superficie è da considerare a consumo di suolo zero dato che l’area coperta comprende il sito stesso e non vi è area verde e nella proprietà non si prevede espansione in quanto lo stabilimento è sito su un lato di una collina dove non vi è possibilità di costruzione.

In merito all’ampliamento strutturale ed aumento della metratura coperta si segnala: Permesso di costruire n.43 -2013 Pratica SUI n.119/2013 Rilasciato dal Comune di Tizzano Val Parma Fine lavori ampliamento strutturale protocollata dal Comune di Tizzano Val Parma presso Ufficio tecnico sportello unico per l’edilizia del 27/07/2018.

15. ODORI

Non si verificano emissioni di cattivi odori all’esterno dello stabilimento.

15. RUMORE

In base alla zonizzazione acustica del Comune di Tizzano Val Parma, approvata con delibera consigliare n. 5 del 20/01/2004, lo stabilimento del Prosciuttificio San Domenico S.p.A. oggetto di valutazione e i ricettori sensibili più vicini (R1, R2, R3) risultano insediati in un’area di classe V (area prevalentemente industriale), con limiti diurni di 70 dBA per periodo diurno e 60 dBA per il periodo notturno. Per lo svolgimento della propria attività l’azienda ha installato da diverso tempo alcuni impianti lungo la parte finale del lato nord-ovest dello stabilimento. Tali impianti che sono a servizio delle celle frigorifere funzionano nell’arco delle 24 ore e vengono attivati automaticamente non appena i termoregolatori a servizio delle celle segnalano un innalzamento della temperatura interna dei vani.

La campagna di misure si è svolta nei giorni 20 e 21 gennaio 2007 ed è consistita in sessioni di misure fonometriche di lunga e breve durata, in prossimità del perimetro aziendale in direzione dei più vicini ricettori sensibili. L’esecuzione delle misure è avvenuta rispettando quanto disposto dal D.M. 16/03/98. Le misure sono state effettuate in condizioni meteorologiche conformi a quanto specificato al punto 6 dell’allegato B del D.M. 16/03/98: assenza di precipitazioni atmosferiche, di nebbia e/o neve e velocità del vento inferiore a 5 m/s.

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